lunedì 12 ottobre 2020

Ovinità di gregge

In primo luogo vorrei mostrare dei numeri di qualche giorno fa e mi limiterò a questo per ciò che li riguarda.


In secondo luogo inserisco una considerazione di Alberto Villani, membro del Comitato Tecnico Scientifico per l'emergenza COVID e i commenti li lascio a chi legge.

Quando il potere costituito sa di avere abbattuto i limiti e potenziali ostacoli che potevano contrastarlo ritiene giustamente che il pudore sia un inutile sforzo cosmetico e ben volentieri si smarca da esso mostrandosi per quello che è. 

Il tutto è perfettamente sintetizzato anche in un passaggio di una preconfezionata intervista a un lucano Ministro della Sanità laureatosi in scienze politiche nella politicamente correttissima trasmissione di Fabio Fazio:

Ministro Speranza: "Vieteremo le feste private in casa."
Fabio Fazio: "E come farete a controllare?"
Ministro Speranza: "Confidiamo che ci perverranno segnalazioni."

Se qualche bell'animuccia ingenua pensa che la risposta di Speranza (nomen-omen) sia peregrina mi dolgo di smentirlo, visto che il plagio antropologico già sperimentato in altre occasioni con enorme successo ha avuto esiti ben "migliori" delle aspettative di lor signori. D'altronde da Tangentopoli in poi non siamo certo inconsapevoli dei potenziali danni degli info-imbecilli, coloro cioè che acriticamente si bevono volentieri tutte le porcherie propalate da giornalisti e conduttori che ormai utilizzano la spina dorsale per strisciare nella pressoché totalità della loro categoria professionale. Allego dai social alcuni screenshot di alcuni "influencer" che hanno preso posizioni ben nette sicuri che una fetta importante di popolazione le condivide appieno.

Da una parte quindi abbiamo un vero e proprio elogio alla delazione da far impallidire l'efficienza della STASI di teutonica e spietata memoria, dall'altra il pubblico ludibrio sui dissenzienti in salsa "panem et circenses" con trionfali "like" sotto le corbellerie espresse dagli influencers e commenti di approvazione incondizionata ed estremamente compiaciuta, con conseguente desiderio di vedere i cosiddetti "negazionisti" nell'arena, magari mangiati vivi dalle fiere.

Si respira nei confronti dei cosiddetti "negazionisti" la stessa aria fetida delle monetine lanciate a Craxi nel 1993 davanti all'hotel Raphael, utilizzando peraltro un termine improprio di definizione nei confronti dei dissenzienti che funzionalmente alla semantica dei "padroni del discorso" li paragona a chi pratica il negazionismo della shoah.
Nemmeno le veline del fascismo assieme ai cinegiornali dell'istituto Luce avrebbero potuto produrre un lavoro tanto proficuo per gli spin doctor che si sono curati di propalare e trasformare in quello che il compianto Giulietto Chiesa chiamava "rumore di fondo" che tanto in comune ha con i metodi della dottrina Goebbelsiana.

Gli "àpoti" (quelli che non se la bevono secondo la definizione di Prezzolini)  vengono relegati al ruolo di "complottisti", il senso critico è completamente osteggiato dalla semantica pseudo-informativa e l'opinione pubblica ne diventa complice rimuovendo ogni propria considerazione che abbia una logica, in pratica come un gregge di pecore condotte al macello dal pastore, entusiaste per essersi salvate dalle fauci del lupo (che sicuramente ne avrebbe uccise molte meno rispetto al destino che loro spetta).

domenica 21 giugno 2020

L'elitarismo vicino e lontano

Mi sovviene un ricordo di quasi un trentennio fa, quando mi apprestai a fare il raccoglitore di pere in quanto allora disoccupato; mentre raccoglievo le pere in una delle Corti Agricole più belle dell'Emilia Romagna; proprio la moglie del "capo raccolta" parlò dello schifo e disprezzo con cui i proprietari della Corte vedessero anche solo l'idea di "classe media", anzi, di più, schifavano i post-proletari che potevano permettersi di andare in una spiaggia durante le vacanze estive infestando i loro eletti lidi di svago estivo. Quella borghesia che si credeva altolocata, nata da una agenzia di viaggi e crociere che aveva iniziato la propria carriera con un semplice pullman nel dopoguerra, con rampolli nullafacenti o peggiofacenti che un trentennio dopo hanno lasciato quel patrimonio architettonico e storico andare per dirla alla francese "in vacca". Ora quella Corte è chiusa e quasi sicuramente inagibile, c'era una parte dedicata alle maestranze e l'altra alla padronanza per un certo tipo di convivenza, tutto finito. Ora la Corte è completamente abbandonata e in completa decadenza sia nella parte padronale che in quella di servitù, i terreni sono stati svenduti e allocati dalla speculazione immobiliare nel suo più fiorente periodo di predazione terriera.

Tornando ad allora, era l'anno di Tangentopoli, il 1992, un mio purtroppo ora defunto zio aveva un'attività fiorente di campionatura meccanica e in uno dei tanti pomeriggi in cui ci onorava delle sue visite mi invitò a fare un giro con lui per farmi vedere alcuni suoi colleghi artigiani che costituivano un importante indotto in svariate realtà produttive della mia zona piuttosto prospere allora. Mio zio aveva un problema: era molto intelligente e lungimirante, a un certo punto del viaggio si girò verso di me e mi disse a riguardo della tempesta giuridica di Mani Pulite: "Lo sai cosa vogliono? Sono lì per toglierci la cosa più importante, vogliono toglierci la libertà", capii che non parlava dei giudici in sé, ma dei poteri che li coordinavano in quella direzione. Quella domanda con risposta implicita è rimasta indelebile nella mia memoria. Si respirava già allora un'aria di cambiamenti nefasti, si iniziava a delineare la direzione intrapresa dalle classi dirigenti che non avevano più un antagonista ideologico da contrapporre ai loro desiderata, finalmente (per costoro) erano finite le alternative politiche al capitalismo globalizzato con la caduta del muro di Berlino.

La post-sinistra, pur spacciandosi per altro aveva cominciato la sua locale egemonizzazione "culturale" con le feste di "Cuore" a Montecchio Emilia, gestite dai soliti post-sessantottini che nel frattempo avevano occupato "i posti che contano" nelle cooperative e nella pubblica amministrazione per meglio curare il travaso di competenze e servizi allora pubblici che con le privatizzazioni ingrassarono un certo tipo di cooperazione piuttosto verticistica e capitalistica. Anche alle feste dell'Unità si respirava un'aria come di "liberazione" (da parte della dirigenza dell'allora PDS) dall'ingombrante fardello ideologico che finalmente (solo per lor signori) si sfaldò con la caduta del muro Berlinese. Una sorta di Tana Liberi Tutti che trasformò la sinistra nella propria peggiore antitesi rendendola appetibile e ghiotta per il controllo elitario che l'avrebbe condotta da allora in poi.

Non che la sinistra precedente fosse scevra da certi elitarismi, anzi, i danni del '68, insediamento di Berlinguer nel parlamento in primo luogo, gli atenei con Capanna, Sofri e Scalzone come capigruppo in seconda istanza, favorirono e anzi produssero da un lato quella classe dirigente arrivista e in malafede, dall'altro i micropartiti scissionisti e i gruppi extraparlamentari genitori degli anni di piombo per scardinare il costrutto che aveva permesso la conquista di importanti diritti sociali sino ad allora. L'allontanamento dalla politica delle masse popolari iniziò proprio allora, passando per l'immondo Eurocomunismo berlingueriano sentenziato nel 1976 volto a destabilizzare i partiti comunisti del COMECON (mercato comune dei Paesi del Patto di Varsavia) per favorire la summenzionata "Tana Liberi Tutti" che si realizzerà meno di un ventennio dopo con l'abbattimento del summenzionato Muro di Berlino e la fine dell'Unione Sovietica.

Tangentopoli riuscì ad allontanare ulteriormente il popolo dalla politica riciclando allo sfinimento la parola "partitocrazia" sdoganata sempre dal contessino di Sassari sulla "questione morale" (eh si, Berlinguer aveva progetti lungimiranti purtroppo pienamente riusciti anche se dopo la sua morte).

La fine del 1992 vedrà l'elezione di Bill Clinton, un Dem (categoria politica sedicente di sinistra) che avvierà il processo di globalizzazione del quale da tempo vediamo gli effetti nefasti grazie alla nascita del WTO pochi anni dopo, che deregolamenterà la circolazione globale dei capitali rendendola "libera". Sarà l'alba delle delocalizzazioni e delle successive interdipendenze e interconnessioni coatte (se si vorrà essere concorrenziali si dovrà produrre lavorati e semilavorati in Paesi ove la manodopera costi il meno possibile); in questo modo le conquiste sociali e sindacali via via scemeranno sino al triste panorama lavorativo-economico odierno.

Ma torniamo ai "proprietari della Corte" di cui parlo all'inizio dell'articolo, ora, con uno stipendio di 1.400 euro al mese un normale lavoratore non può più permettersi lo stile di vita di trent'anni fa, soprattutto a livello di vacanze e luoghi fruibili per le stesse, con ogni probabilità quindi i simpatici borghesi proprietari che schifavano la classe media e i post proletari possono finalmente godersi i loro lidi senza subire le sgradite presenze di poveracci nel frattempo divenuti tali. Perché lo spirito elitaristico sta proprio nel piacere di escludere, nel mutilare diritti e libertà dell'inferiore censo.

La parte più infame e patetica è il ruolo di questa post-sinistra nella contingenza attuale, da un lato attua politiche globaliste ed elitarie nei confronti della maggioranza della popolazione ecludendola dal benessere conquistato grazie alle politiche liberiste di contrazione salariale e vessazione fiscale, dall'altro parla di inclusione di minoranze, che intenzionalmente cerca di incrementare sul territorio a livello etnico con l'immigrazione selvaggia, e a livello sessuale (educazione gender e promozione dell'omosessualità) per promuovere implicitamente la denatalità autoctona e per avere nel tempo un sufficiente potenziale bacino elettorale.

Alla fine la deflazione salariale, il crollo del tenore di vita, l'insicurezza per una immigrazione selvaggia e incontrollata cosa sono se non una mutilazione di diritti e libertà? E le misure liberticide dell'ultimo ventennio, quasi tutte aggirabili con oblazioni e mezzi pecuniari per chi ne dispone in abbondanza, per non parlare del "politicamente corretto" imposto come strumento legale nell'ultimo decennio?
Mio zio aveva visto molto in là un trentennio fa.

L'elitarismo globalista nasce dai privilegi e ha la priorità di mantenerli tali magari accrescendone l'entità, ha infiltrato l'allora suo potenziale nemico più acerrimo, cioè la sinistra, trasformandola in sua serva, anzi schiava, dando spazio alla creazione di privilegi per la dirigenza della stessa, plasmando i suoi dirigenti a suo piacimento e trasformando in modo funzionale al globalismo tutta l'economia, ma attenzione, il globalismo è accentramento di potere che tendenzialmente nel tempo riduce ai minimi termini anche i privilegiati con cui ha avuto a che fare per instaurarsi. Non so come sia messa l'agenzia di viaggi dei simpatici borghesi altolocati di cui parlo a inizio articolo ora che con la concorrenza globale su Internet e Covid avranno subito una batosta non indifferente. Ho una pessima notizia per loro: i pesci grandi mangiano i pesci più piccoli e con la globalizzazione è un attimo trovare pesci molto più grandi di sé...

giovedì 28 maggio 2020

Covid-19: un piccolo resoconto

La "pandemia" che sta finendo di attraversare il pianeta ha svelato in itinere che a livello mondiale tutto ciò è stato utilizzato come un enorme totalitario esperimento sociale, e la nostra Nazione ne è stato il laboratorio principale.

In realtà questi "innocui esperimenti sociali" sono iniziati da oltre un decennio, in Svezia è dal 2007 che hanno cominciato a parlare di cacheless (eliminazione del contante e ora ce l'hanno praticamente fatta) e nel frattempo sullo stesso territorio scandinavo abbiamo visto i danni del politicamente corretto portare alla formazione di quartieri off-limits a Malmo a causa dell'immigrazione indiscriminata; abbiamo poi visto la Grecia ridotta letteralmente alla fame ai limiti dell'umana sopportazione, mentre nel frattempo nel nostro Paese queste misure venivano applicate con sufficiente gradualità, ma con le stesse micidiali modalità da finestra di Overton.

L'epidemia "spagnola" di oltre un secolo fa ebbe una mortalità del 15/20% sulla popolazione totale di tutto l'occidente, mentre la mortalità per Covid in Italia è dello 0,06% e in Svezia (senza alcun lockdown) è dello 0,04%.

Ma veniamo alle misure prese in Italia per arginare questa "pandemia".

Con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale senza alcun rilancio mediatico l'emergenza è stata dichiarata dal 31 gennaio, mentre il lockdown è stato attivato 40 giorni dopo, 40 giorni in cui il virus ha avuto modo di riprodursi e circolare liberamente per poi lasciare gli strascichi prolungati e inevitabili che vediamo dopo oltre 2 mesi di chiusura ormai già allora tardivamente inutile o quantomeno poco rilevante.

Nel frattempo il battage massmediatico assume toni sempre più tragici ai limiti del terrorismo mediatico (spesso oltrepassandoli) generando confusione e terrore in una popolazione già sottoposta a grossi impedimenti della segregazione coatta per il corretto funzionamento delle difese immunitarie che in questo modo vengono colpite anche a livello psicologico. L'utilizzo criminale dei mezzi di informazione è coadiuvato da "esperti" di dubbia levatura quali una veterinaria strapagata che parla di incidenza sulla malattia dei treni troppo vecchi e sporchi della Lombardia, oppure la reincarnazione di Guido Angeli di Aiazzone in versione virologo televisivo che il 4 di febbraio da Fazio assicura che in Italia è impossibile ammalarsi di Covid e una trentina di giorni dopo chiede misure di clausura draconiane e protocolli da virus Ebola, che dire, "provare per credere"...

Tempestivamente, a chiusura avvenuta, il ministro Speranza (nomen omen) si premura di inviare una circolare che contiene l'eloquente paragrafo "Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di Covid-19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio", la cosa importante di questo paragrafo è l'uso del condizionale con funzione di manleva nei confronti di medici disobbedienti che volessero procedere con esami autoptici. Saranno proprio le autopsie a frenare decisamente il decorso letale nelle terapie intensive, visto che rileveranno che anziché polmoniti interstiziali le cause di aggravamento e successiva letalità sono invece emboli e trombi, rivelando che spesso i respiratori possono peggiorare la condizione del paziente sino a tristi risvolti esiziali.

Nel frattempo per errata diagnosi prima delle avvenute autopsie muoiono decine di migliaia di persone nella quasi totalità in età molto avanzata, ma fanno numero, eccome, in questo modo la giustificazione del lockdown viene corroborata proprio dalle cifre, soprattutto perché per oltre due mesi non si parla di altre cause di morte, ma soprattutto non si specifica se il deceduto lo sia "con covid" o "per covid".

Dopo circa tre settimane da inizio lockdown si comincia a parlare di idrossiclorochina e di eparina come farmaci molto efficaci e negli ospedali di Mantova e Pavia con la plasmaterapia le morti vengono completamente azzerate. Idrossiclorochina ed eparina possono essere somministrate a domicilio evitando così le infezioni ospedaliere (che ogni anno uccidono oltre 50 mila persone in Italia), ma gli arresti domiciliari per 60 milioni di persone sono un'occasione troppo ghiotta per un Governo di incapaci e soprattutto sono un ottimo metodo per prendere tempo e firmare porcherie di trattati e leggi liberticide mentre le prime pagine dei giornali parlano di tutt'altro. Di questi giorni è la notizia che OMS vuole vietare l'utilizzo di idrossiclorochina dopo un articolo di "the Lancet" che parla di fantomatici effetti collaterali e tossicità di un farmaco impiegato normalmente da milioni di persone da oltre un secolo, è interessante riscontrare chi è un contributore di peso in OMS: l'eugenetista "filantropo" Bill Gates che da anni senza minimamente vergognarsene parla dell'utilizzo dei vaccini per sfoltire il pianeta da troppe bocche inutili da sfamare (in piena sintonia con la sua musa ispiratrice Thomas Robert Malthus), lo stesso "filantropo" che in India ha reso paralitici 500 mila bambini con i suoi vaccini miracolosi.

Viene poi sdoganata l'app "immuni" che con la scusa della pandemia offre alle autorità (e non solo) l'opportunità di tracciare ogni spostamento e localizzazione di ogni cittadino, prodromo di un inferno qual è quello del "credito sociale" in Cina in vista del massivo utilizzo che lor signori pregustano con l'arrivo della tecnologia 5G per questi fini.

È di questi giorni la notizia che ad Oxford un tale Adrian Hill, scienziato, sia nella più totale disperazione, terrorizzato dall'indebolimento repentino e dalla possibile estinzione del virus per naturale decorso in quanto questa impedirebbe lo studio e approntamento di ogni vaccino; molto scientificamente disinteressato l'approccio di costui vero?.

La cosa più grave che riscontro purtroppo è la quasi totale approvazione se non addirittura giustificazione dell'operato dei malfattori di Governo con affermazioni del tipo "non potevano saperlo come sarebbero andate le cose" o "tu al loro posto cosa avresti fatto". Una sorta di requiem dello spirito e senso critico che purtroppo non riscontro solo nei residuati semi-antropologici pentastellati. La connotazione semantica di questa "pandemia" è  abbastanza inquietante, soprattutto quando la parola "aggregazione" viene sostituita da "assembramento", un linguaggio in termini quasi zootecnici e ancor più inquietante è vedere sui social persone che condannano fermamente la movida in atteggiamento pressoché inquisitorio nei confronti di qualsiasi componente di una "folla" non propriamente distanziata da protocollo. Roba da far impallidire la Harendt con "la banalità del Male", una sorta di STASI di teutonico ricordo purtroppo tristemente importata e assimilata da troppe persone.

"Ma il risultato finale, la vera genialità del piano fu la paura, la paura diventò lo strumento ultimo del governo" dal film V. per Vendetta.

Nel frattempo si è creato un pericolosissimo precedente con la sospensione dei diritti costituzionali di ogni cittadino in totale sprezzo della legge, e a questo punto sorge spontanea una domanda: che senso ha rispettare i diritti costituzionali dei componenti di questo Governicchio che ne ha deliberato la sospensione in pieno disprezzo di tutti i cittadini italiani?

È di queste ore la notizia che l'idrossiclorochina è stata bandita dall'AIFA per le terapie per Covid-19.

domenica 19 aprile 2020

Il Koblic che è in noi. Tempo di risvegliarlo.

Premessa indispensabile: circa un anno fa ebbi l’immensa fortuna di visionare un film passato molto sottotono di fronte alla distribuzione cinematografica internazionale, un film profondissimo, pregno  di significato nel quale il reale protagonista è la coscienza, la coscienza del capitano aviatore della marina militare argentina ai tempi della dittatura dei “voli della morte”, colui che rifiuta di fare il mortifero pilota, appunto il “capitano Koblic” che è il titolo del film.

Senza troppo spoilerare, il film narra le vicende di un capitano pilota di aerei che sentendo la propria coscienza urlare quasi fastidiosamente (anche se nel film non compare alcun rumore in merito) decide che è meglio fare una vita da latitante piuttosto che sacrificare la propria coscienza per immolare a cause incondivisibili vite umane, in pratica un comportamento tipico di un componente in esigua minoranza se si fosse trovato nel terribile esperimento di Milgram, cioè uno che in quel caso non avrebbe voluto nemmeno dare la scarica elettrica minima alla supposta vittima.

Koblic è l’antitesi totale di Eichmann descritto dalla Harendt ne “la Banalità del Male”,  cioè chi per mettersi al riparo dalla propria coscienza si giustifica con la solita risposta “dovevo obbedire agli ordini”.

Koblic rispetto a Eichmann è un colosso, un gigante, lui ha capito che gli ordini sono sbagliati e ha capito che la sua coscienza ha una dignità dalla quale non può né vuole prescindere.

Bene chiudiamo la parentesi cinematografica e diamo uno sguardo all’ingrata situazione che questa pandemia ha generato; nonostante l’incipiente estate e una primavera abbondantemente conclamata vediamo affiorare i peggiori istinti sia dal  punto di vista degli oppressi che degli oppressori, perché parliamoci chiaro: per come è stato affrontato il problema pandemico in Italia, di altro non si può parlare se non di oppressione. 

Dal lato degli oppressi troviamo, purtroppo oltre a noi, i kapò, ovvero i delatori e tutta la fauna che comprende coloro che pensano che le misure applicate siano state  fin troppo lasche nei confronti dei “trasgressori”, coloro che vorrebbero alla peggior gogna tutti coloro che non si attengono scupolosamente ai demenziali protocolli di contenimento attuati in un territorio troppo grande per essere correttamente gestiti. Di costoro parlerò vieppiù nel mio discorso in itinere.

Dal lato degli oppressori troviamo una forma gerarchica ben strutturata dove al vertice troviamo Capo del Governo, Ministeri, protezione civile, Task Forces in itinere senza alcuna legittimazione elettorale, Gerarchi burocrati locali in vesti di Presidenti di Regione, di Provincia e di Sindaci che approntano ordinanze sempre più stringenti e anticostituzionali in conflitto totale con la libertà dell’essere umano, per poi arrivare ai garanti dell’ordine quali i pubblici ufficiali (dai Vigili, alla Polizia, alle forze armate -carabinieri compresi-) a dover far rispettare regole spessissimo loro malgrado, che vanno ben oltre il buon senso dovendo rispondere al sadismo e bassi istinti dei gerarchi cui sono sottoposti, partendo dall’apice della gerarchia sopra esposta.  

Si vedono multare persone perché sono andate ad acquistare del vino, che in quanto bene “superfluo” diventa peccato capitale, o peggio si vedono comminare multe di 533 euro a una famiglia che ha la sola colpa di viaggiare unita in una vettura per poter assistere una figlia che ha subito un trapianto. Soprassiedo su altri episodi singoli ulteriori perché sono sicuro che lo stillicidio di ingiustizie sarebbe estremamente ingrato nella sua lettura a chi sta ora leggendo.

Ma tornando ai kapò (gli oppressi) sono sicuro che qualcuno di costoro segnalerebbe ben volentieri l’acquisto altrui di vino, la passeggiata oltre i 200 m da casa ecc. e si prodigherebbe per segnalare tutto quello che può essere oggetto di delazione “pulendosi” in questo modo la “coscienza”.

Purtroppo la Harendt e l’esperimento di Milgram  ci hanno ingratamente mostrato quanto sia più facile lavare e sterilizzare la coscienza piuttosto che ascoltarla, quanto i mass media abbiano preferito instillare (forse è più  corretto installare) nel cervello delle persone l’arrivismo egoista in piena sintonia con l’inumana teoria dei giochi e nel mezzo della pandemia in atto vediamo i marcescenti frutti di questa ideologia sociopatica e antropologicamente patologica che è sotto gli occhi di noi tutti.

Nel frattempo un governo abusivo sta approvando indicibili porcherie che in condizioni normali indurrebbero il popolo ad invocare una corte internazionale per giudicare gli abusivi aguzzini al potere, mentre il governo stesso ci impedisce di manifestare il nostro dissenso a suon di DPCM.

Inserire immagine

Tornando al film “capitano Koblic”, senza spoilerare troppo, il capitano alla fine reindossa la divisa, ma non per un compito convenzionale e nemmeno in obbedienza di chi lo ha costretto alla latitanza. Fine spoiler.

"Capitano Koblic", un film che va visto o rivisto per capire anche noi quando sarà il momento di reindossare la divisa.

martedì 7 aprile 2020

Parliamo di responsabilità? Forse sarebbe ora.

Partiamo dal presupposto che l'emergenza è stata decretata già dal 31 gennaio dell'anno in corso con totale silenzio da parte degli organi maggiori di informazione (i cosiddetti Mainstream Media).

Il buon senso dovrebbe lasciare intendere visto, checché se ne pensi, che i servizi segreti italiani sono in assoluto tra i più efficienti al mondo, che certe voci di corridoio girassero plausibilmente da oltre un mese prima della pubblicazione in Gazzetta del decreto almeno per rispetto dei tempi tecnici, quindi è plausibile una conoscenza potenziale dei fatti già a natale dello scorso anno.

Se la gestione fosse stata adeguata, già perlomeno prima della pubblicazione in Gazzetta cosa avrebbero dovuto fare i tecnici di:

  • Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i controlli incrociati alle frontiere tra stazioni e aeroporti, frontiere che si sarebbero dovute ripristinare quanto prima esattamente come prima della UE e avrebbero permesso un arrivo controllato sul territorio della popolazione in arrivo con i rispettivi protocolli di sicurezza, quarantena compresa (sarebbero bastati semplici accordi, la gestione dei databases incrociati non è assolutamente una chimera, ci si sarebbe potuti organizzare in modo efficientissimo in poche settimane con gli altri Paesi);
  • Ministero della Sanità che avrebbe dovuto allestire in tempo i 4000 nuovi presidi di terapia intensiva successivamente prodotti dalla pandemia e la cura per l'approvvigionamento di strumenti sanitari d'emergenza (mascherine in gran numero, medicinali e disinfettanti compresi) dopo gli irresponsabili tagli degli ultimi 10 anni di 37 miliardi;
  • Ministero dell'Interno per circoscrivere con misure straordinarie i focolai d'infezione che in concerto con il Ministero della Sanità avrebbero dovuti essere gestiti come emergenza primaria (vedi Corea) invece delle coreografiche autocertificazioni a scadenza, mentre il Ministero preposto a questo compito si preoccupava di sbarcare clandestini potenzialmente infetti anche da altre pestilenze senza mostrare alcun riguardo per la tutela sanitaria della popolazione italiana;
  • Presidenza del Consiglio dei Ministri per coordinare al meglio le operazioni di interazione tra i ministeri e resa in efficienza dei provvedimenti che ci sarebbero dovuti essere sopra esposti. E questo prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, o quantomeno al massimo due settimane dopo.

Quanto di queste misure preventive di buon senso sia stato messo in opera in tempo utile è sotto gli occhi di tutti: ZERO!

E quando è partito il lockdown?
Dopo l'8 marzo anche nelle cosiddette "zone rosse".

Il problema è che i governatori di Lombardia e Veneto avevano anch'essi messo in guardia per tempo il Governo su imminenti provvedimenti necessari senza ricevere alcuna risposta se non queste ignobili e colpevoli provocazioni da altre sedi:

La coppia positiva al coronavirus non ha avuto contatti diretti a ...
Abbraccia un cinese
Coronavirus, prima scoppio epidemia PD organizzò cena dal Cinese | Vøx
qui non c'è bisogno di descrizione alcuna
E ora dobbiamo fare i conti con quanto di peggio possa giustamente essere attribuito sia a questo Governo che a questa sinistra nei confronti di un Paese intero:

Il politicamente corretto, la UE e la globalizzazione sono a tutti gli effetti degli assassini, non solo a livello ideologico, ma anche a livello concreto, al momento in cui scrivo quasi 16 mila morti in ITALIA.

Nel frattempo ci siamo infettati e stiamo tutt'ora contando gli strascichi del contagio che avrebbero potuto avere un decorso ben più breve e con tante vittime in meno, ad memoriam.
Mi fermo qui, è meglio...


mercoledì 1 aprile 2020

Il covid-19? Se sapremo interpretarlo dovremo forse "ringraziarlo" in futuro?

I numeri della pandemia in sé sono drammatici, tranquilli, avrei volentieri fatto a meno di una tale calamità sanitaria quindi non mi si fraintenda spero al più presto (ma non troppo e realisticamente purtroppo) in un epilogo il meno grave possibile per la nostra Nazione.

Ciò detto ritengo d'uopo accendere le fiammelle di riflessioni che questo stato di  cose ha posto ai più, e le fiammelle sono tante se si vogliono cogliere gli spunti di riflessione che giustamente escono dai social media al momento non ancora censurati e se ne ricava che buona parte della popolazione ha capito che: in primo luogo l'Unione Europea è un comitato d'affari che altro non ha fatto che spillarci miliardi senza restituirci tangibilmente alcunché di realmente utile. Alla faccia di chi non crede che siamo contributori netti la tabella sotto parla da sé.


E chi per noi per assecondare questo comitato d'affari ci ha fato sacrificare 70 mila posti letto negli ospedali e negato in 10 anni 37 miliardi alla sanità per ritrovarci in braghe di tela ad affrontare un nemico del quale sappiamo troppo poco e che al momento in cui scrivo ha già fatto 12 mila morti e ci ha obbligato a sigillarci in casa ad libitum con una segregazione coatta imposta dai DPCM di una livrea con la pochette.

Un'Unione Europea che è passata dagli scricchiolii della Brexit e con l'arrivo del coronavirus abbiamo finalmente visto cadere copiosamente i suoi calcinacci con il menefreghismo totale delle istituzioni eruopee e con Commerzbank, la banca zombie assieme Deutsche Bank ormai in aperta dichiarazione di guerra nei confronti del nostro Paese. Quando i tedeschi dichiarano guerra l'importante è non schierarsi con loro, le guerre le hanno sempre perse. 

L'unico vero problema che abbiamo sono i Quisling e l'Italia ne è sempre stata piena, l'adesione al trattato di Maastricht ne è l'epitaffio di maggior rilievo, con la sua firma abbiamo aderito a un meccanismo a noi alieno di calvinismo laico Malthusiano (il calvinismo assieme al luteranesimo era un componente dell'anglicanesimo del pastore Malthus) in netta antitesi a Keynes e alla socialdemocrazia vera (non quella paventata da Paesi calvinisti quali l'Olanda che con il coronavirus non ha mutato alcun protocollo per i pazienti anziani: li lascia crepare come prima e questo deve essere un marker indelebile, leggere in questo articolo come l'Olanda affronta il problema). 

Abbiamo due personaggi politicamente invertebrati che si interfacciano con la UE, l'uno con parvenza di raziocinante (Conte), che almeno ha riconosciuto l'incompatibilità del MES con la Nazione, l'altro (Gualtieri) che vuole il MES a tutti i costi come se avesse avuto teste di cavallo nel proprio letto rinnovate ogni mattina.

Serve altro, serve spina dorsale, ma con gli adepti alla Jonestown grillina in maggioranza in parlamento le mie speranze scemano, ma non del tutto.

Il blog "liberticida.altervista.org" anni fa ha pubblicato un articolo che finiva con una citazione che più volte ho usato in questo blog, ma che ritengo sempre attuale:

"Come animali in una foresta dormiente i politici attuali, nessuno escluso, lottano come gruppi di scoiattoli per spartirsi le poche ghiande rimaste per l’inverno.
E nessuno fa niente per il vero problema, per il fuoco che avanza, e li brucerà tutti insieme.
Non è questo il tempo di un Salvini, un Grillo o un Renzi, e neanche quello per Berlusconi.
E il momento di metter tutto in mano ad un pompiere, per combattere l’avanzata del fuoco.
Il momento per un De Gaulle, un Churchill, un Fidel o un Mussolini.
E la Storia ha i suoi sistemi per mettere al potere gente del genere quando serve, anche  non ci piacesse il sistema scelto."

Non ci sono motivi per non ricorrere all'uscita da questa gabbia prima che dopo l'intonaco comincino a cadere le stesse tegole, quelle fanno male davvero e magari uccidono. L'UE non può sopravvivere perché  il suo costrutto è compatibile solo con i Paesi calvinisti siano essi laici che religiosi, ma in entrambi i casi seguaci di dogmi antiumani e incompatibili con la culla della civiltà greco-romana cui sono orgogliosamente erede.

domenica 8 marzo 2020

Catarsi necessaria

Al momento ritengo prematuro ogni giudizio sulla situazione epidemiologica nel nostro Paese, anche se è tempo di disamine, molto ingrate, ma molto giuste nei confronti degli infami aedi della globalizzazione, del politicamente corretto, dell'antirazzismo/antifascismo tout-court (in assenza di entrambi i fantasmi da questi idioti combattuti) e dei cosiddetti "cittadini del mondo", orgogliosi del loro Erasmus e cosmopolitismo prevaricante oltre il limite la umana sopportazione dei loro oppositori o semplicemente dissenzienti.

Dalla caduta del muro di Berlino è iniziata una guerra mortale e Malthusiana contro i popoli occidentali, spietata, graduale con gli stessi crismi della finestra di Overton per poter controllare il dissenso almeno nelle fasi critiche prima della creazione di emergenze da imporre e, successivamente alle repressioni più inumane dei "rimedi da attuare".

Che la guerra nella fase iniziale fosse contro il buonsenso era palese, ma purtroppo non ai più, a coloro che continuavano compiacenti a subire la melassa massmediatica che stava accordando e modulando il rumore di fondo alla stregua della paventata somministrazione di ossitocina al popolo da parte di "scienziati" ai quali la laurea dovrebbe essere confiscata e bruciata in pubblica piazza per rendere pubblico l'abominio della loro criminale inumana immoralità e sociopatia conclamata tale da mettere in deroga la legge Basaglia.

Ci hanno fatto credere di essere ancora in democrazia anche dopo aver spazzato via la Prima Repubblica con mezzi antidemocratici, eversivi e criminali appoggiandosi a chimeriche indipendenze siano esse da parte della Magistratura, che del compito delle Banche Centrali di ogni Paese che componeva una parte di Comunità Economica, assurta con manipolazioni e magheggi a "Unione" di Stati compatibili tra di loro solo per il commercio, ma non certo per sottostare a un'unica prigione politica tecnocratica senza alcun rimando nemmeno flebile riconducibile alla democrazia.

Hanno fatto un errore, o forse no. Serviva comunque un trauma e ce lo hanno imposto, servivano prove tecniche di sospensione della democrazia tanto palesi quanto impopolari, e ora?

Ora abbiamo di fronte il volto del nemico, o meglio di coloro delegati dal nemico a metterci la faccia in attesa di capire come e dove colpire da parte sua e lo farà, rassegnatevi.
Questo tweet è stato cancellato qualche minuto dopo la sua pubblicazione, ma il messaggio è chiaro.

Ora tocca a noi rispondere. Loro non saranno democratici perché la democrazia è ostile al loro DNA e hanno un sacco di gente sotto i loro tacchi disposta a metterci la faccia dietro lauto compenso, lo abbiamo abbondantemente visto.

L'attribuzione politica di una destinazione riguardante punti cardinali è morta, sepolta e per fortuna.

Davvero qualche anima bella pensa che la sinistra possa fare qualcosa in mezzo a questo scempio? Lo chiedo davvero, vorrei risposte, ma vedo solo bromuro e zero virilità nell'ingrato tentativo di darle.

Davvero qualcuno pensa che dal politicamente corretto si esca senza morti o peggio?

Davvero qualcuno pensa che ci saranno impuniti da questo scempio dell'umanità?

Davvero qualcuno pensa che gli abbracci virtuali possano compensare le carenze consensuali a livello politico della merda in tempo di Corona Virus?

Di cosa state vivendo?

Nella storia le "pulizie" sanguinarie tra i popoli furono soprattutto etniche, stavolta è diverso siamo di fronte a antropologie incompatibili tra di loro non per le culture originarie di provenienza, ma per quelle abbracciate in itinere da alcuni tra loro in nome di un progressismo becero e infame, fine a sé stesso, figlio di una sottocultura subumana figlia del sessantottismo e dei mostri da esso scaturiti e andati in cancrena sino all'imposizione violenta del politicamente corretto.

Le regole condivise funzionano sino a quando hanno ragione di funzionare, ma dopo 30 anni di aperta violazione nei confronti del popolo italiano e della sua Costituzione non si deve lasciare spazio ai carnefici della nostra carta costituzionale di appellarsi ad alcunché riguardo ad essa per proteggere sé stessi, non ne hanno alcun diritto!

Siamo in guerra da oltre 30 anni se qualcuno non lo avesse capito.